La visita logopedica ci offre la possibilità di valutare e trattare specifiche difficoltà del paziente nel parlare, comunicare, apprendere o deglutire, al fine di impostare un trattamento specifico.

Durante la visita il logopedista valuta eventuali patologie che determinano i disturbi della parola, della voce, del linguaggio orale e scritto, dell’apprendimento, della comunicazione e della deglutizione. La visita è idonea in età evolutiva, adolescenziale, adulta e geriatrica.

Si esegue un’indagine anamnestica per raccogliere tutte le informazioni utili a definire il deficit insorto o già presente.

Possono essere richiesti test standardizzati per far emergere le caratteristiche del disturbo.

La Disfonia è quel disturbo che si presenta quando manca la voce oppure è debole o rauca mentre la Balbuzie (o disfemia) si manifesta parlando dove, invece che fluire in modo armonico, il linguaggio si “inceppa” o non procede in modo “sciolto”.

La Disartria si manifesta avendo difficoltà ad articolare la parola ed è un disturbo che raggruppa molteplici patologie. Ci sono poi i disturbi specifici del linguaggio che si manifestano con errori di pronuncia o la costruzione alterata di parole e frasi.

Quali sono i disturbi specifici di apprendimento? La difficoltà “a leggere” (dislessia); la difficoltà “a far di conto” (discalculia); la difficoltà a costruire correttamente la frase; la difficoltà a scrivere bene e senza commettere errori ortografici (disgrafia e disortografia).

Le difficoltà di comunicazione o di linguaggio possono essere di origine genetica (es. Sindrome di Down) o possono essere acquisite in età evolutiva (ad es. meningoencefaliti neonatali, prenatali, etc) o adulta e geriatrica (Alzheimer, multinfartuali). Vi sono anche i disturbi di comunicazione dovuti alla sordità o a problematiche di altra natura come, ad esempio, l’autismo (disturbo pervasivo dello sviluppo).

In fine il disturbo può insorgere in soggetti iperattivi o con difficoltà nella relazione o con inadeguatezza socio-culturale.